Tutto quello che sai fare è nasconderti da una monotona condizione mentale.
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Empty promises
Ho passato una vita a desiderarti, e ora? Il vuoto.
Il vuoto nel tuo abbraccio immersa nel quale non provo più nulla.
Siamo cresciuti, siamo cambiati, ci siamo persi.
My sweet prince//NoDelivery
Credo d’essere guarita, forse.
la tua figura non fa più scaturire in me lacrime, tremori, emozioni.
Ma forse è solo un caso, forse non è guarigione, perchè guarigione da te non esiste.
Non c’è via d’uscita, ne ci sarà. Perchè sei eterno, non tu, ma il ricordo.
Non tuo, di noi, di me, di come mi sentivo,
assieme al ricordo di te.
You said you’ll never leave//Cry me a River
Avevi detto che non te ne saresti mai andato.
Lo avevi promesso, e in effetti non te ne sei mai andato, non del tutto perlomeno.
In effetti sei sempre presente, sei sempre qui: nei miei pensieri, nei miei ricordi, nelle mie esitazioni.
Sei l’aritmia che di tanto in tanto mi stringe il cuore.
Sei in quel vuoto che non mi permette di vivere serenamente il mio presente, le mie relazioni, le mie decisioni.
Sei un paradosso non c’eri quando c’eri, e ci sei ancora troppo ora che sei andato via.
L’assenza è l’essenza del mio smodato amore per te.
Memories of the Past/thnx fr thm
Non si può abbassare la guardia.
I ricordi, nascosti dietro ogni ombra, sono pronti a pugnalarti alle spalle. Si celano dietro gesti comuni, dietro una musica, una pubblicità; si nascondono dietro i volti dei passanti.
C’è un insidioso ricordo di te insito in ogni cosa, perchè quando vivi troppo e troppo intensamente una persona questa ti si insinua negli occhi, come la gramigna nelle crepe dei muri.
La sua immagine ti si stampa nell’iride, t’intorbidisce il cristallino, ti scorre lungo i capillari e si riversa in ogni cosa su cui tu posi lo sguardo
running up that hill//When love must die
Blind//just doesn’t matter why
Sai cosa, non so più se ti amo ancora, o se ti odio, o se ti disprezzo. Forse amo la persona che conoscevo e provo disgusto verso quello che stai diventando, e ti stanno portando a diventare.
Che brutta malattia la mia, avere un cuore che s’aggrappa con gli artigli alla dolcezza dei ricordi, che ama naufragarci dentro.
Sono sempre qui, a dilaniarmi e sfogarmi su queste pagine. Dicono che le ferite guarisco, ma le cicatrici rimangono, a me pare che le mie non guariscano mai. Forse sono io a stuzzicarle, forse solamente non possono farlo, forse non deve andare così. Forse ho solamente sbagliato tutto e questo è uno di quegli sbagli scritto con l’inchiostro nero indelebile, non puoi sperare di cancellarlo senza che nessuno lo noti, senza lasciare maldestri segni di bianchetto